Fiamme gemelle. Equilibrio energetico
<< Le donne hanno “fame di se stesse”. È una fame che vuole appagamento. Da
troppo tempo sono a digiuno le donne. Vogliono mangiare. Vogliono cibarsi di un
femminile che le nutra davvero. Le donne spesso intuiscono che è proprio quella
fame che le spinge verso relazioni amorose distruttive, verso il cibo
ingurgitato o vomitato, verso scelte controvoglia e poi sofferte. È un altro
cibo che vogliono le donne. Un cibo sano. Quello della loro anima femminile.>> Tratto da Olofem. Il Sapere Femminile di Simona Oberhammer
Pur essendo nata in corpo di donna in questa vita, non la vedo cosi. Non sono affatto d’accordo. Cercherò di spiegare come la vedo io.
Le donne hanno fame si, ma la fame è soltanto di Energia Divina. Non è una fame di femminile, ne di maschile. È una fame che vuole appagamento e che le nutra davvero, ma non sarà l’energia femminile a farlo. Non è di questo che hanno fame le Donne, è assurdo affermare tutto ciò. È un altro cibo che vogliono le donne, sono d’accordo. Un cibo sano. Quello della loro anima, che non è ne femminile, ne maschile perché l’anima è asessuata. Oppure se vogliamo comprendere meglio, immaginiamo l’anima come una scintilla di Dio, una piccola parte dell’ Energia Divina...
Le ovaie e l'utero della donna sono il contenitore e il generatore dell' energia kundalini, l'energia simbolo della creazione, della riproduzione, dell’ illuminazione ecc. Kundalini nella letteratura esoterica raffigurata dal Serpente, ermeticamente parlando il simbolo maschile per eccellenza, il quale elevandosi verso il cielo, ri-genera salvando l'umanità cellulare dell'uomo. Invece quando il suo strisciare, al contrario si è direzionato verso il basso, rappresenta il male che, mordendo il calcagno, scende negli Inferi e si inabissa nella passione cieca e degradante. Le nostre ovaie e gli uteri all'interno sono centri ricettivi e trasformatori. Il centro di potere delle donne è ancora lì. Questa energia potente dentro di noi è stata per secoli umiliata, nascosta, dimenticata. Le Donne anticamente erano venerate, rispettate e onorate per questo loro “forno”, grembo considerato il santuario della creazione. Tuttavia questo santuario è incompleto. Che cosa serve alle donne per poter procreare? La risposta la sanno anche i bambini dell’asilo. Allora, lo vedete che la Donna non può avere fame della stessa energia femminile che lei è, che lei rappresenta, semmai dovrebbe avere fame dell’energia maschile, ma non è neanche questo del tutto corretto. Ecco perché. Nella Genesi biblica apprendiamo che “Maschio e Femmina Dio li creò.” Chiarissima quindi la parità fra l'uomo e la donna, come i due piatti di una bilancia in perfetto equilibrio; come le due polarità dell'elettricità; come le due braccia o le due gambe di un corpo umano, una non può fare a meno dell'altra; come due magneti, osservate sempre la dualità; un Padre ed una Madre, un più e un meno, un positivo e un negativo.
Se vogliamo entrare in significati più profondi un Dio Unico Androgino che si auto-genera, auto-fecondandosi, che equivale comunque alle sue emanazioni dell'uomo e della donna. Questo dualismo sta a significare che Papa Luciani aveva ragione quando affermò che Dio era un Padre-Madre contemporaneamente il che non può essere altrimenti. Dunque in ogni uno di noi il Se, la coscienza, l’energia, o l’anima non è ne femminile ne maschile oppure, se vi piace di più, è sia maschile che femminile.
Pensate anche all'elettricità che viene prodotta da attrazione e repulsione di una polarità maschile (+) con una femminile (-) che, unendosi, producono la luce che serve per “illuminare e muovere il mondo”. Una polarità unita ad un'altra simile, non genera nulla, e quindi sulla Terra tutto si fonda sulla dualità, così l'uomo e la donna si completano.
Balle gigantesche per quanto mi riguarda anche quelle teorie che sostengono che ogni uno di noi ha il potere di “co-creare”, guarire se stesso e gli altri, essere felice anche da solo, attirare a se tutto ciò che vuole, plasmare la realtà come la desidera usando tutte le capacità di cui il suo corpo dispone. Sono convinta che l’uomo prima di poter fare tutto ciò deve trovare le anime che vibrano in sintonia con lui e attirare a se la propria anima di fiamma gemella. Solo a quel punto l’energia a loro disposizione è abbastanza forte ed in grado di guarire e generare benessere non solo per se stessi ma anche per gli altri.
La vera DONNA è colei che ha imparato ad
amare prima di imparare a far l’amore, colei che si emoziona e versa lacrime
senza preoccuparsi di essere “una dura”, colei che sa far ridere il suo uomo e
all’occorrenza asciugarle le lacrime.
La vera DONNA è quella che sa guardare dritto
negli occhi l’uomo e dirle ti amo, quella che non ha bisogno di cambiare
nessuno, quella che ti allunga la mano e ti porta in paradiso.
Una vera DONNA è quella che non sfugge alle
prime difficoltà ma aspetta anche le seconde per sfidarle, è quella che non sta
con un piede in due scarpe ma le usa per camminare insieme all'uomo che ama, è
quella che, nonostante il periodo nero, vede il mondo rosa.
La vera DONNA è quella che si distingue camminando
sempre a schiena dritta e testa alta.
La vera DONNA è seducente sia a piedi nudi, sia con i tacchi alti.
La vera DONNA è seducente sia a piedi nudi, sia con i tacchi alti.
La vera DONNA non cerca a tutti i costi la
sicurezza, lei non si lascia sfuggire le rarissime opportunità della vita.
La vera DONNA sa che la vita è pericolo.
Colei rischia sempre tutto: il prossimo istante non è certo quindi sa che non
ha senso preoccuparsene. Lei vive costantemente con leggerezza e con gioia.
La vera DONNA sa come essere dolce come il
vento di primavera quando è davvero innamorata.
La vera DONNA vive senza inutili sensi di colpa.
La vera DONNA vive. Adesso!
Il vero UOMO è colui che ha imparato ad amare
prima di imparare a far l’amore, colui che si emoziona e versa lacrime senza
preoccuparsi di essere “un duro”, colui che sa far ridere una donna e
all’ocorrenza asciugarle le lacrime.
Il vero UOMO è quello che sa guardare dritto
negli occhi una donna e dirle ti amo, quello che non ha bisogno di cambiare,
che non ha bisogno di una seconda possibilità, quello che ti allunga la mano e
ti porta in paradiso.
Il vero UOMO cerca di trasmettere e di offrire
alla sua donna a tutti i costi la sicurezza.
Il vero UOMO non si lascia sfuggire le
rarissime opportunità della vita.
Il vero UOMO sa che la vita è pericolo, per
cui non ha paura di vivere pericolosamente. Colui rischia sempre tutto: il
prossimo istante non è certo quindi sa che non ha senso preoccuparsene. Lui vive
costantemente con serenità e con gioia.
Il vero UOMO sa come essere tenero come la
brezza del mare quando è davvero innamorato.
Il vero UOMO vive senza inutili sensi di colpa.
Un vero UOMO è quello che non sfugge alle
prime difficoltà ma aspetta anche le seconde per sfidarle, è quello che non sta
con un piede in due scarpe ma le usa per camminare insieme alla donna che ama,
è quello che, nonostante il periodo nero, vede sempre a colori.
Il vero UOMO è quello che si distingue.
Il vero UOMO vive. Ora!
© Gαbriєℓα Bαℓαj
"Fino ad oggi non abbiamo raggiunto l'equilibrio
tra maschile e femminile. Come lavorare a livello umano per riequilibrare le
energie? Questa, secondo me, è una domanda da un milione di euro. Oggi come in
passato, il nostro mondo è dominato dai maschi; i capi della Chiesa sono
maschi, le forze dominanti a livello di affari, il mondo sportivo, i governi,
l'esercito.... tutti gli ambiti sono dominati dagli uomini. Per cambiare e
migliorare le cose nel mondo occorre partire dall’ individuo. “Come fuori, cosi
dentro, come in alto cosi in basso...” ci dicono gli antichi saggi. Quindi se cambi un individuo, il mondo cambia. Si tratta di un processo molto
individuale. Non possiamo predicarlo a livello mondiale, non funziona in questo
modo. Iniziamo col mostrare a ogni persona interessata che è possibile
ripristinare l'equilibrio ed è possibile vivere dal cuore.
L’equilibrio tra le
energie maschili e femminili dentro di sé, la fusione di entrambi i poli è il
presupposto per vivere dal cuore!
In effetti, abbiamo bisogno di entrambe
queste energie e quando siamo squilibrati non possiamo certo vivere dal cuore;
viviamo partendo dal cervello e dalle emozioni. Abbiamo bisogno delle energie
femminili, le energie della nutrizione: le nostre passioni, l’amore e il parto
di nuove idee e concetti esattamente come le energie maschili: la realizzazione
delle idee, la manifestazione, l'attività e il movimento. Noi diamo vita a
nuove idee (energia femminile) e le portiamo nella realtà (energia maschile). Tutto
ciò avviene dentro di noi. Si tratta di energie, non di ruoli sessuali a
livello biologico. Ogni uomo possiede energie maschili e femminili. La parte
femminile è la parte creativa, le idee - mentre la parte maschile è quella che
realizza queste idee. Per esempio se una persona non ha dentro di sé alcuna
energia femminile, può fare bene il suo lavoro, è qualcuno che realizza
facilmente le cose ma senza pensarci troppo, proprio come un soldato... ma non
è assolutamente creativo. In origine però ogni uomo ha dentro di sé entrambe
queste parti.
Quando una persona non riunisce dentro di sé
entrambi i poli, allora la cerca all'esterno la sua parte “mancante” alla quale
poter sottrarre energia. L'uomo cede il suo potere e cerca la felicità in altre
cose, persone, maestri, canali, Dio... eccetera. Trasferisce quindi all'esterno
il suo squilibrio.
Quindi questo “vivere dal cuore” significa
innanzitutto ripristinare l'equilibrio tra l'energia maschile e quella
femminile altrimenti rimani imprigionato nella mente. La mente esiste per
eseguire funzioni umane di tipo specifico qui sulla terra; immagazzinare dati,
produrre concetti ecc... ma la mente non può sentire. Pensiamo di sentire con
la mente, ma non è così! Io penso di sentire qualcosa e me ne faccio
addirittura un'immagine. Al contrario, un sentimento che viene dal cuore non è
qualcosa che sai ma risulta molto chiaro, ti fa sentire calore ed espansione.
ATTENZIONE: Molte delle nostre emozioni non
sono sentimenti, sono reazioni. Alcune persone scambiano queste “reazioni” con
i veri sentimenti. I veri sentimenti sono la coscienza dei sensi! In questo
senso “sentire” significa per esempio la possibilità di percepire entità che
sono qui, di percepire se qualcosa è davvero buono per me: questi sentimenti
hanno davvero un senso!
Le emozioni
sono le reazioni a un avvenimento e si basano sull'esperienza del passato. In altre parole: se da bambino ho ricevuto
un ceffone e mi sono davvero infuriato con chi mi stava davanti, questo
sentimento di rabbia è una reazione.
La mia esperienza è che dentro di me esiste
“un certo sentimento”, dopodiché ci respiro dentro e lo lascio crescere fino a
che non diventa totalmente chiaro. Intendo questo quando parlo di sentire
partendo dal cuore. Questo sentire è molto più di un sapere: si tratta di un
sapere che non viene dalla mente ma dal cuore. Poi diventa così chiaro che non
c'è più alcun dubbio. Molti confondono il sentimento con il dramma: il dramma è
un ladro di energie, il dramma significa piangere, andare in pezzi eccetera. Questo
è il segreto: quando si vive partendo dal cuore, non c'è posto per il dramma! E
soprattutto il livello energetico rimane costante, senza andare su e giù. IL
DRAMMA AGISCE ESATTAMENTE COME IL DIABETE: si nutre di energia e la persona si
sente bene, poco dopo si sente di nuovo a pezzi e cade in depressione e quindi,
per poterne uscire deve produrre, deve generare ancor più dramma per ottenere
ancora più energia.
Vivere partendo dal cuore significa anche che
non ci saranno più gli alti e bassi, perché nel cuore esiste solo la profondità
e la ricchezza! Se esistono alti e bassi, c’è squilibrio di energia.
Molte persone hanno difficoltà a comprendere
questo concetto. Sono talmente abituati ai drammi, alle loro emozioni che non
fanno altro che pensare/sentire e passano continuamente dal punto più alto al
più basso. Il cuore invece ci fa vedere la via verso la soddisfazione. Moltissime persone non hanno mai provato
nella loro vita un sentimento verso qualcosa; pensano di aver sentito qualcosa
ma, in effetti, hanno provato solo emozioni “reazioni” e nessun sentimento
autentico.
Proprio per questa ragione esistono molti
metodi, come per esempio la scuola Scuola di Energia Sessuale : grazie a questo metodo si crea, all'interno di uno spazio sicuro,
un’esperienza di riferimento che può essere memorizzata e scelta per se come
nuovo Standard. Una volta che quest’esperienza si trova a livello di coscienza,
le persone possono sempre richiamarla e da lì partire per orientarsi fino a che
il proprio sistema non si è adattato).
Una delle difficoltà che s’incontrano nel
ripristinare l'equilibrio è che bisogna mollare, bisogna abbandonare il fatto
di essere una vittima e un carnefice e bisogna anche perdonare. Questo per
molti è il passaggio più difficile a grazie al cielo ci sono degli insegnanti
meravigliosi che ti accompagnano in questo processo.
Cercate
di capire e comprendere che voi non DOVETE soffrire! Soffrire è un concetto
molto vecchio, non credete a chi vi racconta che dovete soffrire per ottenere
l'illuminazione, per raggiungere il vostro equilibrio. SOFFRIRE E’ UNA BUGIA!
Ogni paese ha la sua storia personale, ed è importante comprendere che ogni azione serve a uno scopo preciso in un momento preciso. Ora però è arrivato il momento di lasciar andare il vecchio, abbandonare il dolore e andare avanti!" - Frammenti tratti dal sito www.diviniumani.com e rielaborati da Gabriela Balaj
Ogni paese ha la sua storia personale, ed è importante comprendere che ogni azione serve a uno scopo preciso in un momento preciso. Ora però è arrivato il momento di lasciar andare il vecchio, abbandonare il dolore e andare avanti!" - Frammenti tratti dal sito www.diviniumani.com e rielaborati da Gabriela Balaj